in attesa dell'implosione (ovvero le cose che ho imparato ma ancora mi rifiuto di mettere in pratica)

del tipo: stai al posto tuo, Balle!
che ancora non ho imparato, e mi intrometto e mi allargo…e poi mi cazziano
ma alla fine me lo sono solo meritato
ma non ho neanche imparato come fare a farmi scivolare i cazziatoni
e a non rimanerci male
che poi mi ci vuole un po', prima che se ne vada la stronza che è in me…
(poi per fortuna se ne va)
e quindi, non va bene:
– cantare le parti degli altri
(che poi passi da saputella, anche se in realtà lo fai perchè se non devi cantare la tua parte, va bene qualsiasi altra, tanto per cantare qualcosa…ma forse sotto sotto, sei anche saputella e presuntuosa)
– intromettersi nei discorsi mentre gli altri parlano 
(e quello credevo di averlo imparato, che infatti son più brava ad ascoltare che a parlare…ma ogni tanto, quando mi rilasso, mi escono fuori interventi inopportuni…)
– pensare di essere chissà chi
(e voler per forza esere al centro dell'attenzione, quando si potrebbe stare tranquillamente in disparte da una parte, a osservare)
– essere esagerati
(e questo lo so che non devo, ma non so se imparerò mai a essere una semplice ed equilibrata unità umana….ben (o male) amalgamata col resto)
– farsi le seghe mentali
(ma quelli almeno son cazzi miei, e non dovrei dar fastidio a nessuno)
– disperarsi per delle sciocchezze
(e questo è sempre parte dell'essere esagerati….)
– essere in ritardo
(e al paragone con le cose sopra, magari è il mio difetto minore, che poi questo lo sto anche migliorando)

e adesso non mi viene in mente nient'altro, ma di sicuro ce n'è…eccome se ce n'è di cose che non ho ancora imparato a sistemare di me, se mai imparerò…

e aveva ragione l'AltraScema: "Fossi in te mi preoccuperei di altro. Ecco."
(ma cazzo, io mi preoccupo anche troppo…!) (o no?)

palindromo

nel mese 11 dell’anno 11 (vabbè….il giorno è passato…ma..)
le visite al blog sono:


…..che lo puoi leggere di qua e di là….
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già lo so:la PiErre, l’Amichetta e l’AltraScema mi diranno: ma che post hai scritto??
e infatti hanno ragione….
volevo riempire un po’
ma non sapevo con cosa…
e gurda che culo!

……..

no, vabbè….ma anche questo!!!!


a sto punto: con tutti sti “UNO” mi dovrò preoccupare???

nove persone sono poche

"Dio non ti dà le persone che vuoi,
Lui ti dà le persone di cui hai bisogno..
per aiutarti,
per ferirti,
per lasciarti,
per amarti
e per farti diventare la persona che eri destinata ad essere"

poi nell'sms c'era scritto di inviare a nove persone a cui vuoi bene….
nove persne…
come sceglierne solo nove?
perchè solo  nove?
e con che criterio?

ecco, questa è una scelta dura…
c'è qualcuno a cui vorrei inoltrare il messaggio, ma di cui non ho il numero di cellulare, per esempio
poi ce n'è più…..
molti più di nove a cui voglio bene
vabbè
sarà contenta la vodafone
(era la volta buona di rirnovare l'opzione 300 sms a 5 euro…)

p.s…..a chi passa di qua…..fate conto che ve l'abbia inoltrato

la vita nelle mani….le mani sul cuore

E' da ieri che ho urgenza di scrivere, poi mi trovo davanti alla pagina bianca e non so come iniziare.
E' una cosa che non mi capitava più dai tempi dei temi a scuola.
Eppure sapevo così bene cosa volevo dire.
E ci pensavo ieri mentre cucinavo, o mentre ero a spasso al mare con Manufatto, o stamattina mentre stiravo. Che forse, ecco, sì, avrei dovuto smettere di stirare, accendere qui e scrivere, allo sfinimento.
Oppure semplicemnete, prendere un foglio, una penna e scrivere a mano.
(Certo, sempre smettendo di stirare)
Poi ci pensavo mentre ero di nuovo a camminare stamattina, e nelle pause dei giri, mentre aspettavo in macchina la Hunzi.
Ed ora eccomi.
E niente.
Eppure lo so, lo so cosa voglio scrivere.
Voglio scrivere delle cose che arrivano con una potenza così grande da travolgerti, fa' conto un treno in corsa.
E tu non puoi far altro che farti travolgere.
Cose come l'amore, che quando arriva, non puoi far altro che farti investire, riempire, svuotare, sollevare, volare, cadere, distruggerti, ricostruirti.
Tutto.
Tutto quello che richiede.
E senza chiedere gli interessi (così diceva DonMission domenica alla messa, che l'amore a cui dovremmo aspirare è un amore che non pretende niente in cambio, che si dà tutto, senza aspettarsi di ricevere…l'amore gratuito che dà. Punto).
Tante cose ci arrivano addosso, ci capitano, trascendendo il nostro controllo.
Che ne so, dove siamo nati, da quali genitori, in che momento storico, che educazione abbiamo ricevuto.
Ecco, queste sono cose che ci troviamo addosso.
Un vestito che qualcuno ha cucito al posto nostro addosso a noi..
Quello che possiamo fare noi è prendere le cose che ci capitano e scegliere cosa farne.
E' la scelta che sta a noi.
Anche quando non facciamo nessuna scelta.
O quando lasciamo scegliere altri.
Siamo noi che scegliamo di non scegliere.
Sempre una scelta è.
Che magari è condizionata da quello che pensiamo sia giusto per noi, per gli altri, in assoluto, nel momento della scelta.
Ma sempre una scelta abbiamo.
Scegliere cosa fare delle cose che ci capitano.
Scegliere cosa fare dei sentimeti che ci travolgono.
Scegliere come vivere.
Scegliere quali rischi correre.
Scegliere quali passioni seguire.
E' vero, alcune cose sono fuori dal nostro controllo.
Ma su tante di più, ce l'abbiamo una possibilità di scelta.
A volte anche più di una.
La scelta che ci renda più felici.
O meno disperati.
O faccia meno danni possibili.
O non  ci faccia perdere l'equilibrio.
La scelta è quello che possimao fare.
Sempre.
(O quasi)

"Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo tuttora in voga" [cit.]

uno parte alle sette
della mattina
ma non da Lumacalandia, dalla Metropoli
che vuol dire che si alza alle sei, sei e un quarto
e così la sera prima non fa che vai a letto troppo tardi
anche se c'è la festa di compleanno del Sindaco
che per dargli il regalo, gli han fatto un quizzone di quaranta domande
(domanda 28 "chi era innamorata di te nell'ottantanove?)
e così, dopo solo
un vino
una birra
un caffè
un mojito
si va a casa
e non si prende sonno, che l'escursione termica a Lumacalandia…..
con il letto ancora con la biancheria estiva
e tu, che ti metti solo una maglietta
e l'Inquilino che ti dice
mettiti il pigiama, che è freddo
e infatti
dopo esserti svegliata all'una e mezza
e guardi l'orologio, che pensi sian le sei, e invece no
e dopo esserti svegliata alle due e mezza, e guardi di nuovo l'orologio
decidi che è il caso, sì, di metterlo il pigiama
poi ti rimetti giù
ti appiccichi all'Inqulino
e cerchi di dormire
e alla fine, quando la sveglia suona per davvero, staresti lì a dormire fino a mezzogiorno
ma devi alzarti
e così ti alzi
prepari la moka
ti lavi e ti vesti
stiri un'ultima maglietta che doveva finire di asciugarsi
la pieghi e la metti nella valigia dell'iInquilino
insieme a un'altra camicia, non si sa mai
e parti, per la Metropoli
e fuori sono sei gradi
e tutta la giornata avrò il mal di gola
e alla Metropoli saluti l'Inquilino, ma senza il bacio, che c'è il collega che lo aspetta (quanto pudore, di un bacio in pubblico)
e poi torni a Lumacalandia
e ti rimetti il pigiama
e ti rinfili sotto le coperte
ma non riesci a riscaldarti
irrimediabilmente i piedi sono gelati
e non si scaldano più
ma ti metti comuque a leggere il libro del Bastard
(questo è il mio, che l'ho comprato coi miei sold, dice…non come gli altri che mi hai comprato tu…è proprio il mio)
e finisci il libro 
e poi ti alzi
e vedi se c'è un altro po' di caffè avanzato, ma non c'è, che l'ha finito Suocera
e dici brrrr che freddo…
vieni qua, a mescolare la besciamella, dice Suocera, così ti scaldi, e io preparo un'altra moka di caffè
e mescoli
e bolle, ma non s'addensa
e allora butti un cucchiaio di farina a pioggia
e la besciamella è pronta
e poi a pranzo saran pronte le lasagne
e poi fai la camera
ma aggungi una coperta, per la prossima volta
che sicuramente, non basterà, che sarà ancora più freddo e ci vorrà il piumone
e poi prepari la valigia, per tornare alla City
vai a farti una doccia
ti vesti
vai alla messa, suoni la chitarra e canti
anche se hai poca voce
e poi un aperitivo
ma al sole, però, che all'ombra è freddo
e poi a pranzo
e finiamo le lasagne
ma la carne, no, non c'è posto…me la darai da portar via stasera
certo
grazie
e poi metti un po' a posto 
(ma in realtà fa quasi tutto Suocera)
(tu riesci appena a sparecchiare e dare una pulita per terra, che lei ha già lavato tutti i piatti e sistemato la cucina)
poi esci un po'
una capatina a trovare la mamma e i nipotini (le sorelle e il quarto del Ciola)
che organizzano spettacoli
e fanno gli inviti per la zia e la nonna
e poi un po' in giro con le amiche
Bastard, partiamo alle cinque
siamo d'accordo
poi alle cinque meno dieci, ci ripensa e dice: facciamo alle cinque e mezza
e alla fine, tra caricare i bagagli e salutare son quasi le sei
e alle sette devi essere pronta, che viene a prenderti la Mamika per andare al concerto alla CittààDellaFortuna
e lei invece è già lì
mentre tu parcheggi
e mentre prepari l'abito, l'altro abito, le scarpe, i trucchi, i reggiseni uno per abito, lo scialle, il coprispalle, gli spartiti, scarichi i bagagli, tiri fuori la cena del Bastard, ti fai aiutare dalla Mami, mentre il Bastard ti rimprovera che le fai fare le cose, a un ospite!
arriva un mms dell'Inquilino
con una foto di una paella di Barcellona 
e vai al bagno
e sono arrivate
dopo due settimane
vorresti mandarlo tu un mms
ma ti trattieni e mandi solo sms
(Mitica!, ha risposto)
e poi Mamiiiiiii! urli, sono arrivate!
Bastard!! non sei un fratello maggiore, per ora!
(avevo capito qualcosa dai discorsi degli ultimi giorni, dice lui)
e poi sei al concerto
ma per strada mandi sms alle amiche col comunicato stampa
(tanto non guidi, che guida la Mami)
e poi, come sempre, aiuti a montare il palco
e ti cambi all'ultimo
cercando un posticino appartato
e sbagliando nettamente sulla valutazione del posto
ma alla fine sei lì
e canti
tre pezzi più i bis
l'inno nazionale tedesco (che c'è un'orchesra di una città tedesca gemellata, che suona)
e tutti in piedi
e poi il pubblico si siede
e noi attacchiamo l'inno d'Italia
e si rialzano tutti
(è così, a ogni concerto del 2011)
e poi una birra
i crostini
a casa
ti strucchi
vai a letto
e alle sei e venti di nuovo in piedi….
poi a camminare
e alla fine, in mcchina, ti guardi nello specchietto, lato passeggero
e vedi
uno 
due 
tre
….
ma cosa?
capelli bianchi?
e ti chiedi
allora quel ritardo…
è l'eta….

Balle….ricordati dei diamanti!! [cit.]

– Sei radiosa stasera…sembra che sia rimasto solo il clone
– Sarà stata l'Africa….
– No, no…non è il clone, lei è prorpio così
– Lo so
– Così e in tanti altri modi
– Sì….
– In contesti diversi, siamo persone diverse
– …
– E gli altri non ci riconoscono, perchè ci hanno messo addosso delle etichette
– A volte facciamo fatica a riconoscerci anche noi, che all'etichetta cominciamo a credere
– Già, ma noi non siamo solo l'etichetta
– No, siamo in molti modi diversi
– Siamo piene di sfeccattature
– Noi siamo dei diamanti
– E a volte tiriamo fuori il lato nascosto sotto la montatura….
….
– A volte ho così tante sfaccettature, che direi di me che sono una sfera….
– Sì, ma è più bello essere dei diamanti
– Sì…..ai diamanti!
– Ai diamanti!
– A diamanti!!!!
….
 
poi son seguiti vini, aperitivi, anime nere…..
….una sbornia necessaria
….io non ho trovato neanche il tempo di andare a cambiarmi dopo la camminata delle sei….

io compro i champignon [cit.]

io posso
posso ancora ballare
posso cantare
posso camminare per quattro chilometri sulla spiaggia
(magari per la prossima volta bisogna che mi segno di mettermi un costume, che alla fine della camminata un bagno ci stava porprio bene, stamattina)
posso svuotare uno scaffale di quattro piani di libri e quaderni
(comincio dopo pranzo)
posso stirare e sistemare casa prima delle otto e mezza e avere poi tempo per me
posso camminare non solo sulla riva del mare
ma anche affrontare salite
posso…
nell’ordine abbiamo potuto:
io (che sono arrivata ultima al rifugio)
Nei Secoli (che ha organizzato la camminata)
Fedele (che è arrivata poco prima di me)
l’Inquilino (che mi ha sostenuto in ogni momento in cui sarei tornata indietro…non fosse stato per lui e per la mia cocciutaggine, di finire le cose che comincio)
La Pierre (che, direi, la più che regge la salita)
Le Belgique (col suo abbigliamento consono alla camminata)
Omo di Casa (che è abituato a camminare, che va a funghi e tartufi)
Spilungone (che quando è ruzzolato lo zaino verde giù per una scarpata, lì per lì abbiamo avuto paura fosse lui, vestito ugualmente di verde)
l’Altra Coppia (che al ritorno, in discesa, aveva anche il cucciolo biondo di bho…cinque anni?)
altri invece hanno potuto mangiare al rifugio con noi, arrivando riposati in macchina
una bella soddisfazione arrivare in cima
anche se
è stata dura
ci sono stati dei momenti in cui ci davano per spacciati
ero dotata di un bastone ricurvo che mi aveva dato l’Inquilino
ho dovuto rallentare e far fermare il gruppo più volte che mi mancava il respiro (e la forza nelle gambe)
e sono arrivata ultima
ma sono arrivata
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a proposito del bastone ricurvo….
PiErre: Ma un bastone migliore no?
Balle: Eh, me l’ha dato l’omo
Inquilino: Oh, se non ti sta bene, buttalo!!
Balle: l’Uomo o il Bastone??
PiErre: ….. (dammi il cinque!)
…..poi ho buttato il bastone
a proposito del titolo…
(passo da lumaca, fermi un passo ogni due, specialmente io e Fedele)
Omo di Casa: Certo, che se devi andare a funghi…co’ sta flemma….
Fedele: Io compro i champignon!
PiErre e Balle: ah…questo è il titolo…..