sto….o carta?

"Gli italiani non esistono, nessuno è riuscito neppure a catalogarli: venire al mondo a Palermo o a Catania è già una classifica: qui si può morire di mafia come di cassa integrazione.
Chi sottovaluta gli italiani sbaglia, abbiamo risorse imprevedibili: quando un partito va male i responsabili non si sgomentano, lo rifondano.
Gli italiani campano soprattutto per quello che non dipende da loro: il sole, la bellezza dei luoghi, la bontà dei cibi e le opere d'arte, che hanno ereditato e di cui non si curano un granché.
Ogni ottocento italiani, uno è presidente: del condominio, della proloco, della squadra di calcio, di una qualche confraternita di mangioni.
Qui si condona, si esonera, si appella, si grazia, non si previene mai; se va bene si risana: il bilancio, il fiume inquinato, la finanza pubblica.
E' sempre stato difficile avere vent'anni e non sarà mai semplice essere italiani.
Eppure, così com'è, ingiusta e anche crudele, l'Italia io la trovo insostituibile, non è la migliore ma è umana, ha il rispetto della vita.
Chiesero alla moglie di Manzù perché le piacevano le sculture del marito, "perché le ha fatte lui", disse.
Mi piace l'Itatila, perché mi ha fatto."

Enzo Biagi

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6 pensieri su “sto….o carta?

  1. Concordo…mai lasciare il certo per l'incerto!!!!!!!!
    La consorte della classe…(tanto per rientrare nella storia dei paseudonomi)

  2. bentornata ConsorteDellaClasse!!
    restare anche per cercare di fare qualcosa per cui poi, i nostri figli, abbiano ancora più motivi per restare e non andare
    e se poi volessero andare…con la voglia di tornare!

  3. mmm…
    pensavo che l'anonimo #1 fosse la PiErre, che invece mi sa che è il #5… (avrei dovuto capire che era troppo ottimista!)

    embè…non è il massimo, in effetti…
    io e Acqua&Sapone, mezza vita fa, dicevamo di voler cambiare il mondo…
    magari, una briciola alla volta, ci si può riuscire…

    (#1…dall'accento mi sa che sei uno "del posto"….o addirittura "compagno di banco"?)