perchè sì…

Chè a forza di pensare, lasciar partire la testa, la fantasia, farsi paranoie, poi ci si dimentica delle cose importanti…
Ma per fortuna c'è l'AltraScema…che dal nome non si direbbe, ma è una saggia…e forte…
E per esempio sabato c'è stato il battesimo di CandyCandy (la figlia), e vabbè..a parte che ero una gran figa tacco 12…. 
Ma la cosa importante (a parte tutto il resto, di cose importanti) è questa:
scritta nell'ultima pagina del libretto del battesimo,
che copincollo pari pari…

"Preghiamo per i bambini che lasciano ditate di cioccolata ovunque, che adorano il solletico, che saltano nelle pozzanghere e rovinano i pantaloni nuovi, che fanno i buchi quando cancellano il quaderno, che non trovano mai le scarpe.
E preghiamo per quelli che guardano il mondo dietro un filo spinato, che non saltellano per la strada con le scarpe da ginnastica nuove, che sono nati in luoghi dove noi non andremmo neppure morti, che non vanno mai al circo, che vivono in un mondo di ultima classe.
Preghiamo per i bambini che ci regalano baci appiccicosi e manciate di liquirizie, e si abbracciano di corsa e si dimenticano i soldi per la merenda, che spremono il dentifricio per tutto il lavandino.
E preghiamo per quelli che non mangiano mai il dolce, che guardano i loro genitori mentre loro li guardano morire, che non hanno una stanza da rimettere in ordine, le cui foto non stanno nel salotto di nessuno, i cui mostri sono veri mostri.
Preghiamo per i bambini che fanno capricci al supermercato e che mangiano solo quello che vogliono, che buttano i vestiti sporchi sotto il letto e non sciacquano mai la vasca, che aspettano il topolino quando gli cade il dente.
E preghiamo per quelli che mangerebbero qualsiasi cosa, che non hanno mai visto il dentista, che nessuno vizia, che vanno a letto affamati e  si addormentano col pianto.
Preghiamo per i bambini che vogliono essere portati in braccio, e per quelli che devono essere portati in braccio per forza; per quelli che soffochiamo di attenzioni, e per quelli che afferrano qualsiasi mano abbastanza gentile da ffrirsi."

Ina J. Hughes, “A Prayer for Children”"

epifania…

– da cosa lo vedi?
– cosa?
– l'amore, da cosa lo vedi?
– lo vedo dagli occhi
– cioè?
– da come altri occhi guardano i mieii…
-….
– l'amore lo vedo negli occhi di chi mi ama…come mi guarda, come mi sorride, come mi sfiora….
…..

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Aggiornamento delle 21.21:
viste le proteste dell'Amichetta Mia e di PiErre…beccatevi questo!

e adesso trovatevi il testo e la traduzione!!! 

le cozze e le fighe

Son due giorni che cucino che neanche la cuoca dell'Agriturismo degli Amigos (ma infatti, nell'agriturismo non c'è la cuoca, ché i clienti si cucinano da soli – non sè stessi, ma quello che vogliono mangiare).
Ieri per esempio, vado a fare la spesa con VicinaDiCasa.
Andiamo in pescheria e mi fa:
– Volevi fare le coze, dai allora, prendile per stasera!
– Eh, sì dai
E così chiamo CuginoGeometra, se vuol venire a cena da noi
– Eeeh – mi fa – mi chiami perchè vuoi che le cucini io?
– No, no, ma magari mi dici come fare!

E così, dopo il pomeriggio passato a lavarle (che le cozze, il peggio è lavarle, mica cucinarle!), alle otto e mezza (o saràn state le nove), metto sù un po' d'olio con due spicchi d'aglio, faccio andare e quando è bello caldo e l'aglio si sta imbiondendo, butto giù le cozze e chiudo il coperchio. Quando le cozze si aprono: sale, pepe e prezzemolo, mischio un po', così quelle sopra van di sotto e viceversa…
(son venute buone….e certo, se lo dici tu…lo dico io!…ma anche gli ospiti hanno confermato!)
Nel frattempo l'Inquilino ha condito l'insalata e ha fettato il pane da abbrustolire (che la cosa più buona delle cozze, a parte le cozze, è il pane inzuppato nel sughino…anzi, dice Cug.Geom. che se te ne avanza un po', lo filtri e lo versi in un sughino allo scoglio!), ha stappato prima una, poi l'altra bottiglia di vino bianco (di Pecorino), e sembra che abbia fatto tutto lui!!!
Io, nel frattempo che le cozze stavano a bagno, ho messo a bagno un cestino di fragole e preparato due uova di crema al mascarpone.
Vabbè, alle nove e mezza, con una bottiglia quasi finita, siamo a tavola e arriva anche CuginaFashion.
Il Bastard non assaggia neanche, ma per fortuna per lui ci sono gli hamburgher (fatti in casa).
Dopo cena ci mangiamo il dolce
Per i Cugg, niente fragole, che non le possono mangiare (ma cazz…non lo sapevo, vabbè ci metto due cialde e ci spolvero sopra un po' di cacao). 
Alla fine la cucina è un campo di battaglia
– Ma io l'ho vista anche peggio! – dice CugGeom
– Ah, ti ricordi quando abbiamo messo due tavoli uniti!?
– Sì, sì, era il compleanno dell'Inquilino
– Saremo stati in quindici (la cuina è 3X4)!
– Ma quand'era?
– Era il millenovecentonovantacinque – Si ricorda CugFash (e lei per le date…!)
quanto tempo….che serata era stata…..quanti eravamo….

Prima di andare a letto la cucina è di nuovo in ordine (una volta l'avrei lasciata così, fino alla mattina)
E stamattina ho cucinato:
*un gelato con la VicinaDiCasa
*la Crema di NonnaBisa (che ci ho fatto la ZuppaInglese che è avanzato un po' di pan di spagna, che andava sotto al gelato)
*una microtortadicompleanno (crollata miseramente per essere stata troppo inzuppata e farcita con creme troppo calde – ma tanto ho ancora pan i spagna…e crema…e ciocolato)
poi toccherà fare:
*il pranzo per me e il Bastard (sempre che non rimanga bloccato dall'altra parte della City, che oggi qui passa il Giro D'Italia e chiudono la strada fino alle tre)
*e la pizza per stasera
….
ma ieri sera, mentre mettevo a posto, mi è venuta una domanda….
ma
com'è che a una brutta si dice cozza, quando una cozza è così simile a una f***????
(e per fortuna che il vino ieri sera non era la Passerina!)

l'odore della mia pelle

Domenica ero a teatro con le mie nipotine
Quattro ore di esibizioni di danza
Loro due sedute una alla mia destra e una alla mia sinistra
Bravissime e prese dalla danza dal primo all'iltimo minuto
Tutte la zia
Poi a un certo punto
Sul palco hanno iniziato a ballare sopra queste parole di Rudolf Nureyev

"Era l’odore della mia pelle che cambiava, era prepararsi prima della lezione, era fuggire da scuola […] era raggiungere la scuola di danza.
Non avrei mai fatto il ballerino […] ma ero lì, con le mie scarpe consunte ai piedi, con il mio corpo che si apriva alla musica, con il respiro che mi rendeva sopra le nuvole.
Era il senso che davo al mio essere, era stare lì e rendere i miei muscoli parole e poesia, era il vento tra le mie braccia […]. Io imparavo a danzare e danzavo perché mi era impossibile non farlo, mi era impossibile pensare di essere altrove, di non sentire la terra che si trasformava sotto le mie piante dei piedi, impossibile non perdermi nella musica, impossibile non usare i miei occhi per guardare allo specchio, per provare passi nuovi.
Ogni giorno mi alzavo con il pensiero del momento in cui avrei messo i piedi dentro le scarpette e facevo tutto pregustando quel momento. E quando ero lì, con l’odore di canfora, legno, calzamaglie, ero un’aquila sul tetto del mondo, ero il poeta tra i poeti, ero ovunque ed ero ogni cosa. […].
Io danzavo perché era il mio credo, il mio bisogno, le mie parole che non dicevo, la mia fatica, la mia povertà, il mio pianto. Io ballavo perché solo lì il mio essere abbatteva i limiti della mia condizione sociale, della mia timidezza, della mia vergogna.
Io ballavo ed ero con l’universo tra le mani […].
La mia sofferenza sarebbe stata impedirmi di entrare nella sala e sentire il mio sudore uscire dai pori del viso.
La mia sofferenza sarebbe stata non esserci, non essere lì, circondato da quella poesia che solo la sublimazione dell’arte può dare.
Ero pittore, poeta, scultore.[…]
Era danzare che a me importava […]. L’unica cosa che mi accompagna è la mia danza, la mia libertà di essere. Sono qui, ma io danzo con la mente, volo oltre le mie parole ed il mio dolore.
[…] Ogni uomo dovrebbe danzare, per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare.[…] 
È la legge dell’amore: si ama perché si sente il bisogno di farlo, non per ottenere qualcosa od essere ricambiati, altrimenti si è destinati all’infelicità“

ed è esattamente quello che provo io 
anzi, che provavo qundo danzavo
e non riesco a capire come possa stare senza….

trentanove…(cazz!)

  *

E la festa è cominciata con due ore e mezza di anticipo……
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*e poi non ho capito perchè non si possono più incorporare i video, cazzo!!!
e comunque, cliccate sull'immagine…..

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ED ORA…UN PO' DI CAZZI MIEI

Uscita dalle prove del coro di martedì i primi auguri
Poi con la Mami e la Happy a bere qualcosa di figo
Che è diventato una birra in tre, due amburger e una piada
Tirar tardi per far scoccare la mezzanotte
Auguri precisi il quattro
Scartare i primi regali (una sciarpa e un foulard)
Accordarsi per la colazione con la Happy
Tornare a casa
Gli auguri dell'Inquilino
Sfidare il diluvio e uscire lo stesso per la colazione
Brioche e caffè macchiato con la Happy e il SuoFigone
Dalla Mami con un pezzo di pizza mentre prepara i turbanti di carta crespa per i laboratori del giorno dopo
Ancora in giro, e non piove più
Un aperitivo con cugino Geometra
Direttamente a prendere il Bastard alla fermata, poi pranzo con lui
Un po' di faccende (che ero uscita di casa lasciando l'esplosione di confusione)
Dalla Vicina per un caffè…..
Torno a casa con un geranio rosa, che appoggiato davanti all'ingresso, dà l'idea che sia nata una figlia femmina (e il cerchio si chiude…la figlia femmina sono io!)
Di nuovo fuori, per festeggiare con il Ciola
Al volo la spesa per la cena
Torno e preparo il contorno (le patate) e il dolce (al mascarpone)
Apparecchio e stappo il vino, e ne verso due bicchieri
L'Inquilino cucina la fiorentina (una piemontese come il burro…spettacolare!)
Sistemo la cucina
A letto
L'amore al mattino
Il caffè a letto….

ed è il cinque, e sono le sette e mezza…. 

….tutto questo, tra un sms e una telefonata e auguri su facebook….

 

a occhi chiusi

di solito è così, per me:

un passo col piede destro
uno col sinistro
unisco i piedi
allargo le braccia
mi sollevo un po' sulle punte
mi lascio cadere all'indietro
e mi fido

…..

è così nelle amicizie
è così nell'amore
è così nella vita
sempre

un bungee jumpling senza elastico

(e se mi faccio male, mi raccoglierete…
ma tanto, poi, continuerò a fare allo stesso modo)

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p.s. Avril c'est fini…..et si je ne vais pas en France, la France vient chez moi

e così….

Sono seduta al pc dei miei, a Lumacalandia
Su una di quelle sedie in cui non dovrebbe farti male niente, in cui stai in perfetta posizione anti mal di schiena
E infatti, mi si sono informicoliti i piedi e le gambe fino ai polpacci
E anche un po' il sedere
Sarà forse che non dovrei starci seduta ma in una specie di ginocchio
Ma allora dovrei regolare l'altezza della seduta, chè altrimenti le gambi rimarrebbero a penzoloni…
Mah…

E quindi ho saltato le prove del coro
Ma non avrei potuto far altro che ascoltare
Perchè dopo cinque giorni (sette, contando le prove di martedì e il concerto di mercoledì) di canto a squarciagola, e abbigliamento consono alla stagione, ma non al clima, oggi l'unico posto in cui potrei cantare, è forse tra i bassi.

E ieri, al venticinquesimo anniversario di sacerdozio di don Utopia (a proposito, Mami, lui l'Exultet l'ha cantato a cappella la sera di Sabato Santo!), per cui ci eravamo tanto preparati con il coro Metropolitano e i maschi (che finalmente hanno aperto la bocca)…mi ritrovavo con pochissima voce….
(Al mattino, le ho provate tutte: the caldo con miele e limone, pasticche di benactiv, antinfiammatorio…anche due bicchieri di vino a pranzo…il terzo pranzo al ristorante in tre giorni…)
Ma per fortuna "coro" è un nome collettivo, e dove non arriva una, arriva un'altra
(Il coro, una metafora dell'amicizia: c'è sempre qualcuno su cui poter contare e fare affidamento)

E finalmente, mentre cantavo, e ascoltavo la mia CleroGirlBand (più aggiuntine) cantare…
…finalmente ho sentito il cuore più leggero…
Perchè sì…è sempre solo salvezza la Musica!
(e siamo stati bravi, bravi, bravi…ma infatti ci siamo anche prese un altro ingaggio per un altro matrimonio)

Don Utopia (che in questi venticinque anni è stato in giro per diverse parrocchie nella provincia della City, poi in missione in Brasile, ed ora di nuovo tra Metropoli e Lumacalandia…) alla fne ci ha lasciato come ricordo, una poesia..

che, tra l'altro, fa così…
"andrò nei bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell'usignolo,
quell'usignolo che canta sempre solo
da mezzanotte all'alba"

e poi così…
"e non piangerò più,
non piangerò più inutilmente"

(poi, vabbè, oggi pomeriggio ho guardato toy story 3, e Andy ha l'età del Bastard…
e sta per andare al college, e la mamma lo trattiene in un abbraccio, perchè, anche se sa che è giusto che vada, vorrebbe però trattenerlo con sè…
e Andy, vorrebbe ancora trattenere con sè quella parte di infanzia concentrata nel suo giocattolo preferito, Woody…
e…bhe…una lacrimuccia ci è scappata)

e poi, vabbè…..
oggi è stata una giornata PaintYourLife…..
ma il reportage, a lavoro finito….. 

tasselli di un mosaico

– mi raccomando, a San Vitale farà freddo: copritevi!

COME DUE RAGAZZE DEL SABATO POMERIGGIO

Alle nove e mezza mi chiama Mamikazen: ha già fatto la passeggiata e io ho già tagliato i capelli (ancora più corti e ancora più sparati)
Ci vediamo al bar in viale
Io arrivo, ma il bar non ha più l'insegna, e quindi non sono sicura che sia quello…
Sto per telefonare alla Mami, ma lei mi precede ed esce dal bar (era quello)

Ci facciamo colazione (succo di frutta e brioche)
Chiamiamo la Happy, se vuole raggiungerci
Poi andiamo in centro a cercare qualcosa per coprirmi (nel caso faccia freddo)

Al primo negozio in piazza entriamo 
– Dobbiamo andare in fondo, che le cose sono divise per colore, e il nero è laggiù – mi dice la Mami

Così comincio a cercare, e trovo (quasi subito) una giacchina incrociata davanti..di pizzo (semmai facesse freddo, già)
La provo, e me la prendo, che è bellissima (anche se costa più del vestito preso a gennaio)
Poi ci infiliamo nel negozio di bigiotteria, e cominciamo a cercare qualche accessorio per il concerto della sera
– Guarda questi….li potremmo mettere al polso, come al ballo del diploma – dico alla mami, indicando dei fiori di stoffa attaccati su degli elastici (porbabilmente per capelli)
– Le mollettine non direi (ché infatti io e la Mami abbiamo i capelli corti corti..)
– Guarda questi orecchini con la piuma…
– Ci sono bianchi o neri…
– Belli…quelli neri, dai
Andiamo a pagare..
– Vi faccio un pachetto? – ci chiede la proprietaria del negozio
– No, grazie….ma ce li metta in due sacchetti
– Sì, ne facciamo uno per uno
– Come le ragazze del sabato pomeriggio….
(all'età giusta per queste cose, io e la Mami non ci conoscevamo e probabilmente eravamo troppo serie)…(mai messo prima d'ora un orecchino con le piume)….

7000 CAFFE' (OVVERO I DIECI MINUTI DI RITARDO CONVENZIONALI)

L'appuntamento alla corriera è alle quattro e mezza
e son tutti già saliti e pronti per partire, quando arrivo
(anche le porte della corriera sono chiuse, mi tocca bussare per farmi aprire)
Salgo e mi tocca andare anche fino in fondo a sedermi…
Ah…che bello!!!! (notate l'ironia, vi prego)
– Abbiamo deciso che all'arrivo paghi da bere a tutti, per il ritardo
– Dai, va bene anche il caffè…

E così, un paio d'ore in corriera, e si arriva….
Quasi all'arrivo, mi prende un po' di tristezza
E all'arrivo, gli Argentini stanno suonando qualche tango triste, che me ne mette ancora di più…
E così la Mami mi porta a prendere un caffè…
Ma mentre andiamo, si accorge che alcuni stanno montando le pedane, per cantare
– Dai, prendiamo un po' di caffè da portar via, per loro – dico 
…e così al bar, ordiniamo i nostri e un po'…da portar via
Ma il barista me li fa nelle tazzine normali
Alcuni coristi per fortuna arrivano, e lo bevono lì
uno rimane sul bancone, e mi faccio il secondo
Altri due coristi, altri due caffè
Poi ne rimangono due, e me li faccio mettere nelle tazzine "da portar via"
E li porto a chi è rimasto pazientemente a lavorare per tutti
….
E mi sento meglio….la tristezza è passata
– Come va? – mi chiede la Mami
– Meglio…
– Eh…. anch'io, quando faccio qualcosa per gli altri, sto meglio…
– Già…

LA METAMORFOSI

Le donne si cambiano nella saletta adiacente l'altare
…e certo, ce lo potevano dire, i musicisti, che anche loro l'avrebbero usata
Così dobbiamo alternarci noi e loro…
Ma io devo provare con quale dei due vestiti sta meglio il mio nuovo acquisto
E per ogni vestito ci và un diverso reggiseno…
e per fortuna che ero girata, va là….
(ma poi…capirai…)
– Mami allora questo…… (facendole vedere il vestito scollacciatissimo)
– o questo? (dopo essermi cambiata e messo quello stile impero con la stoffa arricciata)
– Decisamente questo! – Mi dice lei sicura
Così mi tolgo l'altro (che avevo solo arrotolato in vita…
Mi tolgo i jeans e le scarpe da ginnastica (che avevo ancora addosso)
Mi metto le scarpe col tacco
Iniizio a truccarmi gli occhi (che poi, dimentico il mascara, da quanto sonoa abituata a truccarmi…)
Mi metto il rossetto nuovo
Un po' di lacca per tirare sù le punte dei capelli
E l'orecchino con la piuma:
io nell'orecchio sinistro
e la Mami nel destro
(la piuma mi fa un piacevole solletico sul collo, mentre mi muovo)

– Che trasformazione! – mi dice una corista
(anche la Happy mi fa un apprezzamento, ma non ho capito se fosse o meno un complimento…lei dice di sì)

IL COPIONE E L'IMPROVVISAZIONE

Si comincia a cantare
Gli Argentini (con i loro strumenti folkloristici e un pianoforte)
E un quartetto d'archi
Prima dell'ultimo pezzo della prima parte, il violoncellista esce 
Gli si è rotta una corda, e deve sostituirla
Gli Argentiio non si perdono d'animo
E riempiono il vuoto con un momento di improvvisazione stupenda
A cui a un certo punto, non riuscendo più a trattentersi, si uniscono i violinisti
Fin quando torna il violoncellista, con la corda a posto

Mi dico che nella vita saper improvvisare è essenziale
Perchè, per quanto tu possa impegnarti a seguire il copione, può sempre esserci un imprevisto
E per quanto tu possa seguire tutte le regole, forse, a volte, le cose tocca farle anche un po' a culo (ma magari bisogna esserci anche un po' portati…)
…Di mio, nella borsa ho un cambio di corde per la chitarra…
Ma solo perchè ci ha pensato l'Inquiino a comprarmele nuove e cambiarmele..tenendomi da parte le vecchie, perchè…non si sa mai (ho cnque messe da oggi a lunedì, da animare con la CleroGirlBand…) (e non ho gli argentini per improvvisare in caso di bisogno) (Dovrò pensarci io…)

ANCHE SENZA CHITARRA, POI, SI PUO' CANTARE

Alla fine sono le undici
e in due ore siamo alla City
ma nel tragitto, si canta….
che non siamo mai stanchi di farlo
con le parole e la musica a memoria
e le tonalità prese un po così…
contralti, soprani, tenori e bassi insieme
vicini e ben mescolati
– Sappiamo fare anche i pianissimo – dice la Happy….

ed arriviamo che non ci siamo neanche accorti…
ed era già il compleanno dell'Inquilino…
 

tre anni e non me ne sono accorta

e infatti, tre anni erano ieri….
dal giorno in cui mi son messa qui a scrivere (molto saltuariamente) i cazzi miei 
e dire che di cose ce ne sarebbero (ogni tanto), ma poi passa il momento e non le scrivo
e me le tengo per me (certo che alcune me le terrò per me, comunque…)
come ad esempio, le prove della CleroGirlBand, insieme al coro Metropolitano…
ed essere tacciata dalle mie coriste come una maestra terrorizzante
Peace&Love fa, una o due settimane fa (in un attacco di primavera tendente all'estate, da poterci permettere prove all'aperto), sedute nel sagrato della chiesa a Lumacalandia:
"Noi siamo terorizate"
e OcchiBlu:
"Sì sì….fa questa faccia qui (imitandomi mentre mi acciglio e storco la bocca) se sente una stonature, o un attacco sbagliato"
"Già…e noi che subito abbassiamo la testa per non farci rimproverare (come a scuola, quando la prof interrogava e tutti ci infilavamo la testa sotto il banco)"
io vorei dire che sono esagerate, ma non posso, che non è vero (e infatti dopo poco, storcerò la bocca, urlerò qualche :"apri la bocca, ca***, sennò come escono i suoni" e via così….suscitando, pensa iun po', anche l'ammirazione delle chitarriste munucipali…)
in compenso, dopo le prove l'AltraScema fa:
"stasera sono da sola con Candy Candy"
"allora veniamo là da te?"
"mah…io pensavo di andare a cena fuori"
e così, una telefonata al volo a mamma per dire che non sono a cena, e io, Acqua&Sapone, l'AltraScema e Peace&Love siamo all'agriturismo (no degli Amigos, l'Altro).
ariviamo con CandyCandy "già mangiata", quindi alla fine son quasi le dieci, e riusciamo ad avere una saletta tutta per noi: praticamente la privacy di casa, ma con la comodità di non dover cucinare, apparecchiare, servire, sparecchiare e risistemare….
e nonostante nell'altra sala ci fosse il karaoke, un po' tutti son passati a farci un salutino…
eh…chissà saremo popolari (ah ah ah)….(saranno la nostra simpatia-dialettica-culi-tette ad attirare…poi in che ordine, fate voi…anche perchè l'AltraScema ultimametne mi dice che i nostri ruoli si stanno invertendo….chissà…)(questo pezzo tra parentesi dovrebbe essere autoironico…s'è colto?) 
….
e così. 
tra una prova della CleroGirlBand, una dell'AltroCoro (quello serio, dove devo ricordarmi di stare al mio posto, che non sono io la maestra lì!), un po' di flamenco (quando capita), passeggiate al mare (ora c'è tempo che sono a casa…), progetti di ristrutturazione di stanze in casa (prima o poi), progetti di figli accantonati (i progetti, non i figli) (almeno per il 2011 non dovrebbe nascere nessuno – almeno di cui io sia madre), progetti di viaggi (e certo che se una li fa il primo di aprile, l'Inquilino, anche se l'avesse letto, potrebbe aver pensato che si trattava di un pesce, ma infatti – l'ha pensato…ma io ero seria…), organizazione di PranziDiCugini, libri che mi arrivano a casa senza neanche ordinarli (e certo, se non fai l'ordine per tempo ti mandano quello che pare a loro..)…
tra tutto questo
e tanto altro
sono ancora qua
a tediarvi
ma spero, soprattutto, a divertirvi

ma, non so….e se facessi la seconda proposta all'Inquilino…?

 

la seconda proposta…era una vacanza (che la prima, con buona pace della Happy, l'abbiamo accantonata…) (ma anche con buona pace dell'Inquilino…)
…io quasi quasi la butto là…

…che poi….sono vent'anni che gli dico di portarmi a Parigi…sarà ben ora!

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mi sa che a me ste vacanze forzate con annesse passeggiate al mare, mi fan bene! (o no ?)